mercoledì 9 luglio 2014

Spiccare il volo.


È stata una giornata decisamente sfiancante, fra ospedale ed azienda. Credo di aver analizzato campioni di mezzo Di Si, oggi. Probabilmente stasera, quando uscirò con Logan, mi ritroverò ad analizzare anche il mix di alcolici e succhi dentro il mio drink.
Apro la porta di casa e mi preparo all’assalto di Lentiggini. Mi ci sto decisamente abituando, in fondo questa meravigliosa cucciolotta rende la casa di Rowan meno vuota, da quando lui è fuori per lavoro per la maggior parte del mese.
Ho fatto in tempo a richiudermi la porta alle spalle, senza subire nessun attentato alle caviglie.

Lentiggini…?

Niente. Diversi secondi di mutismo totale, prima di sentire le unghie della piccola sul pavimento. Sorrido, accosciandomi per accoglierla e coccolarla un po’.

Ciao, tesoro..

Ho creduto per un attimo di aver inalato troppi composti chimici, col rischio di allucinazioni uditive. Ma no, impossibile che Lentiggini abbia imparato a parlare. Non con quella voce grave e calda. Quella voce inconfondibile che mi fa sgranare gli occhi quando li rialzo sull’uomo che si tiene poggiato al muro, a pochi passi da me. Ha quel volto irresistibile sulle labbra, che mi spiazza, bloccandomi il battito cardiaco.
Riparte a mille, avverto le palpitazioni in tutto il corpo ed un calore accendersi in petto ed in volto, quando mi si avvicina, stampandomi un bacio sulla guancia, dopo che mi sono rialzata. Uno di quelli suoi, che non centrano né la guancia, né le labbra.

Sei tornato..

Riesco a dire semplicemente, prima che mi posi le mani ai fianchi, per stringermi un po’. Resto immobile, per qualche attimo. Poi semplicemente lo scosto da me e mi allontano a capo chino.

Non mi aspettavo di trovarti qui, stasera.

Forse non ti fa piacere?

No.. Cioè, sì.. Mh, forse piuttosto è a te che potrebbe non far piacere avermi ancora fra i piedi..

Poso le cose sul divano, continuando a dargli le spalle, così da evitare di infartare un altro paio di volte, ad ogni suo sguardo accompagnato da quel sorriso.

Perché dici così, tesoro?


Kiki?

Trovo il coraggio di rispondere, dopo un pesante sospiro ed uno scrollo di spalle.

Ecco, l’ultima volta mi hai detto che, cito testuali parole, fosse ora mi facessi una vita mia. Suppongo tu preferisca farti la tua qui, senza doverla condividere con me.

Ora ci stiamo guardando e Rowan mi si riavvicina pericolosamente.

Tesoro, non intendevo dire questo. Sono solo felice che tu abbia un ragazzo.

Io…

Niente, sembro una di quelle ragazzine al primo esame dell’università, cariche di conoscenza e pronte a spiegare tutto, senza però riuscire a fiatare. Mi ci vuole qualche attimo di coraggio, per esordire.

Vado a fare la doccia.

E lo lascio lì, per una buona mezz’ora. Credo di aver lavato i capelli per almeno tre volte e di essermi cosparsa di tanta di quella crema per il corpo da potermi considerare una profumeria umana ambulante.
Eppure l’ho trovato ancora lì, seduto sul divano a fare zapping alla holotv, mentre carezza distrattamente una Lentiggini acciambellata ed addormentata, accanto a lui. Opto per il lato opposto, abbandonandomi pesantemente sui cuscini del divano, ancora vestita del solo accappatoio.

Scusa per prima.


Senti, Rory, forse è tardi per parlarne. Non intendo per l’orario, tanto l’holotg è finito ormai.. È che avrei dovuto pensarci prima, ma non ho mai avuto il coraggio di dirti quello che mi passava per la testa.

Zittisce l’audio, fissiamo entrambi lo schermo sul quale scorrono una serie di immagini mute. Banali pubblicità di dentifrici miracolosi, per poter illuminare un’intera città con un sorriso. Mi fisso le mani, poi, ritenendole più interessanti, manco ci avessi scritto appunti per intavolare un discorso sensato.

Ho imparato a conoscerti, a conoscere chi sei e soprattutto chi eri. Volevo condividere con te tutti i nostri momenti, belli e brutti che fossero. Ma credo che in cuor tuo tu abbia sempre e comunque voluto condividerli con un’altra persona. Non ti ho mai chiesto di dimenticare tua moglie, sarebbe stata una cosa infima. Né ho mai voluto sostituirla, sarebbe stato impossibile. -…- E non ti ho mai detto cosa provassi per te perché temevo che mi avresti rifiutata. O che magari ti saresti sentito offeso per la presunzione di prendere il suo posto nel tuo cuore. -…- Però, Rory.. -…- Io ti ho amato, sinceramente e profondamente. Ti ho amato a lungo, forse un po’ ti amo ancora adesso. -…- Ti ho considerato il mio amico, il mio amante, il mio partner.. Il mio uomo.. Desideravo averti accanto e poterti essere vicina esattamente come io ti sentivo vicino a me. Ho desiderato che tu potesse provare per me quello che ho provato io. -…- Ma adesso mi rendo conto che è ora che cancelli i miei passati desideri e che possa desiderare solo che tu sia felice senza di me..

Kiki..

Credo di essermi torturata le mani piuttosto a lungo, tanto da ritrovarmi i segni delle unghie nel dorso, presa dal nervosismo. Eppure finalmente sono riuscita a sfogare quella cascata di pensieri, sono riuscita a far scorrere quelle parole come un placido fiume, senza che divenissero un torrente in piena.

Kiki, tesoro.. Vieni qui..

Mi tira a sé, per potermi passare un braccio attorno alle spalle. Con lui mi sono sempre sentita e mi sento ancora come una bambina indifesa, troppo spaventata dal mondo ed incerta nei passi. Finché il suo abbraccio non riesce a rasserenarmi, a darmi calore, tranquillità, affetto. Non ha difficoltà a prendermi e posarmi la testa contro il suo petto. Mi rannicchio e lo abbraccio, affondando il volto contro la sua spalla. Sono come una foglia in autunno ancora troppo legata al suo ramo. Sono come una timida farfalla che non vuole uscire dal suo bozzolo.
Sono come una cretina, perché inizio a piangere, stringendomi a lui, mentre mi accarezza i capelli.

Ehi..

Mi solleva il volto con le mani, asciugandomi le lacrime con i pollici, mentre torna a sorridermi, in quel modo disarmante e rassicurante che tanto mi fa sentire protetta.

Non voglio che tu te ne vada dalla mia vita, non voglio lasciarti. Ma non voglio tenerti legata a me, ad un uomo ancora innamorato di una donna che non potrà più rivedere. Non ti sto cacciando dal mio cuore, voglio solo lasciarti libera di aprire il tuo a qualcun altro. Non lo faccio per me, lo faccio per te. Perché non è giusto che tu tenga chiuse le tue ali: ti ho insegnato a volare, ora desidero solamente vedere quale bellissima farfalla sei. -…- Ci sarò sempre per te, ti osserverò da lontano. E ti aspetterò qui per abbracciarti ancora..

Devo avergli sorriso, devo essermi sforzata molto nel farlo. Poi sono solo tornata a fissare il vuoto della stanza, oltre il divano, nel rimanergli abbracciata per un bel po’.
Il c-pad ha infine trillato: Logan era tornato a casa e sarebbe stato pronto entro poco meno di un’ora.
Mi sono separata da Rowan con gran dispiacere, per andare a prepararmi.

Mi ha accompagnata alla porta, infine, per trattenermi qualche attimo in più.

Voglio che tu abbia ben chiaro che puoi sempre contare su di me. Per te ci sarò sempre. E.. -…- ..ricorda, se qualcuno osa anche sfiorarti in un modo che non ti si conviene chiamami. Non ho intenzione di fargliela passare liscia, ok?

Ok..

Vai, il tuo bello ti aspetta.. Ti voglio bene..

Ti voglio bene anch’io.




Me ne sono andata, col sorriso sulle labbra. Questa volta non temendo più di tornare in una casa vuota. Abbiamo ripreso a parlarci, sinceramente. Con gli occhi e col cuore. Ora so che non sarò mai sola, qualunque cosa accada. MAI.
Rory sarà sempre con me. Lui è parte di me. E non posso farne a meno.

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