lunedì 13 ottobre 2014

Level-up: more difficult.

L'attesa allo spazioporto è stata breve. Ma ne è valsa la pena, perché non avrei mai permesso a Rowan di tornare a casa, così da perdere tempo e rischiare non si presentasse. Forse sono una delle poche a sapere in quale sonno profondo quell'uomo sappia sprofondare dopo un paio di nanosecondi da steso. Come testimone ho il torcicollo ricorrente di circa un anno: il suo petto ipertrofico non è propriamente il più comodo dei cuscini. 
È rimasto piacevolmente stupito dalla mia guida leggermente migliorata, nonostante abbia rischiato di tamponare qualcuno un paio di volte, nel traffico cittadino.


Allora, come stai, Kiki? So che adesso sei un pezzo grosso, mh?
Sommersa di scartoffie. Ormai uso una lama solo per affettare la carne. Ma non quella umana in sala operatoria. Di positivo c'è che ho più tempo per me.
Lo vedo.. Sei sempre più bella..
Sono sempre più vecchia, Row..
A me piace il tuo vecchio culo!
Smettila! 

Gli ho tirato un pizzico sulla coscia, ma ovviamente l'unico effetto sortito è stato un'unghia spezzata.

Sei ancora sicura che Lollo sia quello giusto? Perché altrimenti posso pur sempre ritornare a casa..
Non chiamarlo così, si imbestialisce.. E non credo gli farebbe piacere sapere di questa cosa.. Come nemmeno alla tua rossa!
Mh.
Non mi hai più parlato di lei. Chi è? Com'è? 
Si chiama Kay, cioè io la chiamo così. È anche lei alleata nella Quinta. Sa usare le mani per due pistole contemporaneamente ed un mucchio di altri trucchetti. 
Sei il solito! Lo sapevo avessi un debole per le rosse! E.. Hai deciso di sistemarti, finalmente? Mi farai vedere questa gioia?
Beh, siamo partner. Per le missioni, anche per quelle sotto le lenzuola. 

Ha riso, di quella sua risata che sa essere tanto genuina e coinvolgente. Ma non questa volta: l'ho guardato e si è ammutolito, per un po'.

Non hai risposto: sto aspettando..
Pensavo di farlo, ma ho avuto una profonda delusione. Ma Kay mi ha fatto dimenticare tutto, con lei è... Beh, sì. 


L'ho visto arrossire un po' mentre entravamo nel vialetto di casa. L'ho abbracciato e gli ho stampato un bacio sulla guancia. 
Ed ovviamente gli ho promesso che non avrei detto a nessuno che anche i colossi di marmo sanno emozionarsi ed imbarazzarsi.
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Non credevo che la serata sarebbe riuscita così bene. Nonostante non fossimo tanti eravamo comunque in numero pari, così da poterci sfidare a rotazione.
Sono felice che Grace sia venuta, alla fine, so quanto fosse entusiasta di provare qualche tecnologia ludica. Credo che il massimo che abbiano su Greenfield siano gli irrigatori programmati ad orario. Però ha giocato sporco, lo ammetto: non ho azzeccato nemmeno un passo alla ballata country che ha scelto per 'Let's Dance!'. In fondo so bene quanto si appassioni alla danza, ma non credevo con tanto spirito di sfida e passione. Buon per lei, si è guadagnata una porzione in più di frutta caramellata.
Logan aveva preso il pomeriggio libero, infatti, proprio per preparare qualcosa per i nostri ospiti. Sono sempre più convinta che sia un uomo perfetto: si è limitato a darmi sono un bacio ogni tanto, per non disturbarmi durante il mio divertimento. Non mi stupirei se un giorno lo trovassi a fare il mammo, ha la stoffa per essere il compagno ideale in tutto e per tutto. 
L'unica cosa che mi ha criticato è stata quella di aver invitato Haley, quello sconosciuto esperto di holovideogames. Di positivo c'è che gli ha fatto provare l'ultima versione di uno dei suoi sparatutto preferiti, ma non ha apprezzato particolarmente che il nostro nerd figaccione fissasse il culo a Becky e me mentre ci sfidavamo in un ballo molto più movimentato. Ovviamente vittoria a pari merito, ma almeno così abbiamo bevuto la stessa identica quantità di alcol. È stato bello rivederla e vederla poi alle prese con Rowan in sfida.
Le gambette di Becky erano molto più agili ad azzeccare ogni singola mossa; Rowan appariva decisamente più impacciato. Ed uno del suo grado e del suo taglio non poteva permetterlo, nonostante la cosa divertisse non poco Logan. Ha comunque mandato a cagare il gioco, per poi concentrarsi su quelli di lotta su piattaforma.
In quello i ragazzi hanno dato il meglio. Haley è stato avvantaggiato, dato che conosceva tutte le mosse segrete fra movimenti e controller associati. Eppure quando i miei due uomini preferiti hanno minacciato di suonargliele sul serio si è ritirato, anche perché si era fatta una certa.
Logan e Rowan si sono accaniti, nel darsele, round dopo round: probabilmente è stato buono che si sfogassero assieme, almeno hanno evitato di ritrovarsi un occhio nero per davvero.
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Grace è scesa tardi dalla stanza, il mattino seguente: è rimasta a mollo nella vasca idromassaggio della stanza degli ospiti parecchio a lungo.
Becky ed io abbiamo diviso il letto. Mi sono svegliata accanto a lei, in una posizione del tutto speculare. Mancava che avessimo il pigiama uguale e potevamo sembrare gemelle. Forse..
Ho svegliato Logan con un bacio, steso in modo scomposto sul divano. Qualcosa non era andato secondo quanto avessi stabilito: Rowan dormiva fra i cuscini davanti il camino spento; per quanto sia una zona confortevole del salotto non è di certo il modo migliore di ospitare qualcuno.


Amore, perché il divano è chiuso?

Manco se mi avessi pagato avrei dormito con lui..
Mh..?
Lo vedi com'è grosso? O avrebbe sfondato il letto oppure mi sarei svegliato appiccicato a lui.

Ho riso, ad averli immaginati accoccolati tutta la notte. Probabilmente si sono giocati dove dormire, fino a notte tarda.



giovedì 14 agosto 2014

B-Day Party Rock





TOTALMENTE FAVOLOSO. FA-VO-LO-SO.

È stato il party di compleanno più bello di sempre. Certo, ormai a vent### anni suonati potrei anche smettere di rendermi riconoscibile come Kiki la folle, la pazza Lew, la ‘ragazza particolare’ della famiglia. Ma che vadano a farsi benedire tutti, io mi sono divertita da matti. E come me tutti gli invitati.
Non mancava nessuno ed ovviamente Becky, che era già con me da qualche giorno alla villa su Corona, mi ha aiutata ad organizzare tutto. Devo ammettere che se non fosse stata per la sua preziosa consulenza non avrei mai saputo disporre il tutto così bene, all’interno ed all’esterno della casa.
Avevo già avvisato gli amici che sarei tornata lì per concedermi un po’ di ferie, così ne ho approfittato per dare la megasuperfesta in occasione del mio compleanno. Ovviamente la notizia si è diffusa a macchia d’olio e non poteva mancare un numero considerevole di infiltrati. Ma d’altro canto la cosa che conta è che gli alcolici siano bastati per tutti. E a pensarci bene avrei fatto prima a riempire la piscina di vodka, per come l’ho ritrovata al mattino.
Le anime della festa ovviamente sono stati i fratelli Gordyn, amici dai tempi del liceo: sono piuttosto strambi ma sono sempre al passo coi tempi. Hanno un locale piuttosto in voga, ad Yindù, e credo guadagnino effettivamente molto di più di quanto guadagnerebbero usando la loro laurea in economia per qualcun altro. Hanno portato la musica e.. il tema..
Mi mancava in effetti il tema per la festa, ma dato che loro se ne intendono, mi hanno consigliato di improntare tutto sul Party Rock. Gente.. non so descriverlo in una sola parola, né in più di una ma meno di dieci. È la cosa più figa che abbia mai fatto!
Erano tutti vestiti in modo bizzarro (me stessa medesima in persona compresa), colori fluo fra abiti e capelli che sembravano ricordare i peggiori disastri che ho combinato quando Logan ha cercato di insegnarmi a dipingere qualcosa di sensato. Credo, inoltre, che gli invitati abbiano tutti gradito il simpatico gadget in ricordo della festa che ho distribuito all’ingresso: gli occhiali! Me li hanno portati, in quantità industriali a buon prezzo, proprio i due Gordyn.
È stato tutto perfetto: le docce di champagne, la pioggia di coriandoli, la gara di shuffle dance a bordo piscina. E ripeto: quella piscina adesso è uno schifo!
Come tutta la casa del resto, la parte più difficile della festa è stata sicuramente risvegliare qualche invitato al mattino, compresi quelli che avevano della panna montata nei capelli.
Quella, comunque, verrà sicuramente via in modo più facile: temo che Lentiggini sarà rosa per qualche giorno di troppo.
Rifarei tutto d’accapo mille e mille volte ancora. Tutto, tranne forse il piccolo incipit di rissa a metà serata. Kyle, mio cugino, quello perennemente in ritardo (sarà che impiega più tempo di me per prepararsi per quanto vuole apparire figo –lo dice anche il nome-), si è quasi ritrovato un polso fratturato. Ma fortunatamente ho fatto in tempo a spiegare a Logan che quella mano sulla mia schiena era di un parente.
E poco dopo ha capito che le mani di quel parente, come di altri, mi avrebbero toccata solo per celebrare i compleanni alla maniera dei Lewis:

28 tuffi in piscina a tradimento



N.B.: Non ho ancora capito cosa ci facesse una finta zebra in casa mia…





lunedì 11 agosto 2014

Voyage Voyage.

E siamo giunti qui.. cioè, ora.. insomma, in questo preciso istante.
Un momento decisamente importante della mia vita: le FERIE! Sono terribilmente stanca, ho il cervello in pappa. Le scimmiette fanno più chiasso che altro con i loro piattini ed il cricetino sulla ruota sta affannando sempre più. Niente, DEVO riposare, o qualcuno potrebbe denunciarmi per maltrattamento sugli animali.
Fortuna che quel messaggio cortex di Becky sia arrivato proprio nel momento giusto:

Ma tipo, dolcezza.. Tu ed io su Corona?

Ho colto la palla al balzo, di certo non me lo sarei fatta ripetere due volte. Anche perché la tenuta è chiusa da fin troppo tempo. Certo, toccate e fughe occasionali, ma quella meravigliosa villa non dovrebbe venir sciupata così con delle sveltine di permanenza.
Sono sul taxi, diretta allo spazioporto per trovarmi direttamente lì con Becky. Almeno lascio il bolide a Logan, così potrà fare il granfigaccione per Cap, col rombo del motore ecologico d’accompagnamento. Non che abbia bisogno di un’auto per sembrare figo, lo sarebbe anche se montasse un triciclo, uno di quelli rosa con la bandierina dietro il sellino ed i nastri colorati al manubrio.. Uuuuuh, io ne avevo uno così!!
Ma cerco di distogliere il pensiero da lui in fretta, per soffermarmi a fare il punto della situazione sul lavoro che mi ha stressata e che mi aspetta al rientro.

  1. I vari progetti portati avanti, dei quali dovevo stilare resoconti da inviare al consiglio d’amministrazione. Va bene che è il mio lavoro, ma non ho più intenzione di lavorare con quei topi di laboratorio delle ricercatrici di base. Se vogliono parlare con me devono prima farsi il baffo, PUNTO;
  2. Il sorriso di Logan… [Sfarfallio di ciglia]
  3. Calcoli su calcoli su calcoli… C’è da rifare l’inventario, come ogni mese, come ogni trimestre. Non che non sia capace ad usare una calcolatrice, ma questa smania del dottor Fitzgerald, meglio noto come Fissatette, di seguirmi durante questi lavori è soffocante. Anche perché per quanto mi sforzi di farlo ragionare, lui arriva al massimo a contare fino a due tette;
  4. Meg si sta impegnando tanto, ne sono veramente orgogliosa. È una ragazza in gambissima, ma credo che a tal proposito per non farsi più prendere per il culo dovrebbe un po’ coprire quelle gambe chilometriche. Ma non c’entra nulla col lavoro! Inoltre, se non fosse per lei e la sua abilità ad abbinarmi i rossetti ai vestiti girerei sempre come una Rimmer che vuole sembrare alla moda, ma risultando solo terribilmente fuori luogo;
  5. La voce di Logan… [Sfarfallio di ciglia] KIKI!!!
  6. Mi spiace terribilmente per quanto sia accaduto a Zoey, mi pare fosse veramente molto legata a suo cugino. Ed a parte le lecite deduzioni che ci hanno condotte a pensare qualcosa oltre il rapporto familiare, mi sento comunque in obbligo per offrirle quanto richiesto. Il problema è che gli abbonamenti a ‘Vrogue’, ‘Vanity Corer’ e ‘Cooler’ non hanno aiutato abbastanza per distrarla. Forse dovremmo iniziare a lavorare qualche progetto infinito.
  7. Mi manca Becky…

Mi saluta, la abbraccio, non appena scendo dal taxi, mentre il tassista mi scarica le mie bellissime valigie rosa con i barboncini, nuove di zecca di Gaio Mattiolo.

Sweetie! Eccoci! Ho prenotato la business..
Ehi, ma che sono quelle occhiaie, splendore?
Uh, ieri ho spiaccicato un gatto sull’asfalto, mi sento in colpa, per quanto ne abbia pianto con Logan..
Beh, dai, non è così tragica. Ci sono migliaia di gatti in giro, uno in meno non fa testo. E Logan…?
Ah lui ha sorriso.
No, beh, volevo sapere come sta e che ne pensa di questa fuga a due, ma vabbè. Andiamo o facciamo tardi.

Il volo ci aspettava: Corona, arriviamo a far danni!!! Addio tempo demmerda di Cap!!!

mercoledì 30 luglio 2014

Missione divano.


Ultimamente casa mia nostra è un po’ trafficata. Prima Becky, nella sua breve trasferta a Cap, per fare da giudice alla cucina di Logan.
Quell’uomo mi sorprende ogni giorno di più, continuo a credere che voglia prendermi per la gola. Anche se ostenta a prendermi per il collo, i fianchi, e.. [CENSORED]
Ma volevo una serata tranquilla, con Becky, dopo la breve tappa alla sera precedente da Jimmy. Continuo ad affermare che il Seahorse non è più lo stesso da quando non c’è la mia amica. Certo continuo a bere a scrocco di tanto in tanto giusto per far andare in bancarotta il nostro biondo alcolico preferito, ma non ho più con chi commentare dei clienti strambi che abitualmente frequentano il bar. A parte quando Jimmy viene sostituito da Sonny, in quel caso va un po’ meglio.
Becky ha potuto conoscere l’assistente di Jimmy, finalmente: da quando c’è stato l’attentato alle Terrazze Verdi il nostro amico spesso deve assentarsi dal lavoro, pare che la nonna si trovasse lì quando è successo. E credo di poter sapere, da medico, quando sia difficile riprendersi da un intervento a femore ed anca alla veneranda età degli ottanta sfiorati.
Sonny è un cazzone, fondamentalmente, ma è spassoso. Lo dice anche Becky, ma credo che non la convinca tanto: ma la conosco, so che è piuttosto critica quando conosce qualcuno, cambiando idea non appena quel qualcuno si rivela tanto folle da andarle a genio.
Nonostante ciò la cosa più importante è che c’era anche Jimmy, così ha potuto assaggiare il Desolation, il drink che le ha dedicato dopo che è partita. In effetti non si chiama proprio così, ma comunque le ha dedicato un drink.
Non so di preciso perché l’abbia chiamato The Lone Ranger. Cioè, va bene che è ispirato, ma non capisco cosa possa c’entrare una guardia forestale di Greenfield o uno degli sceriffi a cavallo. A meno che non potesse essere un messaggio subliminale che suggerisse cavalcate selvagge.. O.M.M.I.O.D.D.I.O. No, forse è meglio escludere questa ipotesi.

Beh comunque, lasciando da parte la mia amica ed i suoi flirt (tanto ormai ne vengo informata sempre in ritardo), oggi è stata la volta di Rory a farci visita. E’ tornato in licenza, per qualche giorno, su Cap, approfittando di qualche ora libera per poter finalmente conoscere Logan.
Siamo in salotto da un po’.. O meglio, Rory è seduto sul divano, a guardare il mare all’orizzonte, oscurato dal solito tempo di merda di Cap; io sto facendo un andirivieni per le scale, cercando di scegliere l’abito adatto.

Ma quando hai detto che torna?
Penso fra poco, è quasi ora!
Gli hai detto che saremmo usciti assieme?
Sì, ne è rimasto sorpreso. Piacevolmente.. credo..

Aggiungo a voce più bassa, facile visto che stiamo urlando da un piano all’altro. No, non credo proprio che Logan ne sia felice, penso che stia volutamente tardando proprio per questo. “Non voglio sentirlo nominare più, ok?”: continua a martellarmi la sua richiesta, che quel giorno non voleva ammettere repliche. Va bene che ha detto ‘nominare’ e non ‘vedere’, ma penso che oltre a risultare del tutto scema,  io stia giocando decisamente sporco. E questo potrebbe assicurarmi il muso lungo del mio bello. Oltre una punizione.
Che poi sia irresistibile quando si incazza e fa il geloso è un altro paio di maniche!
Cooooomunque, tornando all’abito della serata, Rory mi ha rimandata di sopra: quello verde non lo convinceva abbastanza. Torno a ravanare nel guardaroba. Il rombo del motore della dueruote di Logan è chiaramente riconoscibile, così mi precipito verso le scale, zoppicando su un unico tacco, nel momento in cui sta per aprire la porta.

Rowan, Logan. Logan, Rowan. Arrivo fra poco!

Non ho potuto vederli, ma sono certa si siano scambiati un’occhiata poco convinta. Fatte le personali presentazioni fra i due è stato tutto una serie di alzate di mento e cenni del capo, senza fiatare. L’unico suono che mi è giunto al piano di sopra è stato lo sbuffo dei cuscini del divano quando Logan vi si è seduto, accanto al mio amico.
Poi silenzio. Niente. Muti.
La tensione era palpabile, ho origliato per un po’, mentre mettevo su gli orecchini, prima di chiudermi in bagno per truccarmi.

Dunque tu sei Rowan?
Già. E tu Logan..
Esatto.
Kiki mi ha detto che lavori per la sicurezza di..
Kiersten, si chiama Kiersten..

[Rotoballe in salotto]

Tu invece sei un marine, giusto?
Sì. Mi sono trasferito alla Quinta, volevo cambiare aria e pensavo di poter star tranquillo, eppure c’è anche lì tanto da fatic..
Non te l’ho mica chiesto.

[Altre rotoballe]

Sono scesa giusto in tempo, con un abito fucsia che ha fatto sorridere entrambi, prima che potessero lanciarsi rispettivamente una sanguinaria occhiataccia. Logan mi si è avvicinato, per baciarmi, in un modo che fa di rado, generalmente quando siamo soli. Questo bisogno di dar spettacolo del nostro legame non mi è stato del tutto chiaro.

Sai, stavo giusto per consigliare a Rowan di togliere il cucchiaino dal tea, dopo. Potrebbe farsi male ad un occhio.

Non credo che Rory abbia apprezzato la vena umoristica di Lò. Si sono guardati male, a lungo, prima che riuscissi ad uscire, come da programma.
Mai avuta un’uscita più difficile, non facevano che volare le saetta, dagli occhi dell’uno a quelli dell’altro e viceversa. Probabilmente Rory si preoccupa solo per me, ma Lò non sembrava volergli far credere il contrario. Soprattutto non rifilandogli freddure sui marines una dopo l’altra.
Almeno pare abbiano un punto in comune: sfamare la sottoscritta. Inizio a credere che farmi diventare un divano sia una di quelle missioni top secret della Marina Alleata e che Logan sia un infiltrato. Oppure semplicemente potrebbero diventare amici.

mercoledì 9 luglio 2014

Spiccare il volo.


È stata una giornata decisamente sfiancante, fra ospedale ed azienda. Credo di aver analizzato campioni di mezzo Di Si, oggi. Probabilmente stasera, quando uscirò con Logan, mi ritroverò ad analizzare anche il mix di alcolici e succhi dentro il mio drink.
Apro la porta di casa e mi preparo all’assalto di Lentiggini. Mi ci sto decisamente abituando, in fondo questa meravigliosa cucciolotta rende la casa di Rowan meno vuota, da quando lui è fuori per lavoro per la maggior parte del mese.
Ho fatto in tempo a richiudermi la porta alle spalle, senza subire nessun attentato alle caviglie.

Lentiggini…?

Niente. Diversi secondi di mutismo totale, prima di sentire le unghie della piccola sul pavimento. Sorrido, accosciandomi per accoglierla e coccolarla un po’.

Ciao, tesoro..

Ho creduto per un attimo di aver inalato troppi composti chimici, col rischio di allucinazioni uditive. Ma no, impossibile che Lentiggini abbia imparato a parlare. Non con quella voce grave e calda. Quella voce inconfondibile che mi fa sgranare gli occhi quando li rialzo sull’uomo che si tiene poggiato al muro, a pochi passi da me. Ha quel volto irresistibile sulle labbra, che mi spiazza, bloccandomi il battito cardiaco.
Riparte a mille, avverto le palpitazioni in tutto il corpo ed un calore accendersi in petto ed in volto, quando mi si avvicina, stampandomi un bacio sulla guancia, dopo che mi sono rialzata. Uno di quelli suoi, che non centrano né la guancia, né le labbra.

Sei tornato..

Riesco a dire semplicemente, prima che mi posi le mani ai fianchi, per stringermi un po’. Resto immobile, per qualche attimo. Poi semplicemente lo scosto da me e mi allontano a capo chino.

Non mi aspettavo di trovarti qui, stasera.

Forse non ti fa piacere?

No.. Cioè, sì.. Mh, forse piuttosto è a te che potrebbe non far piacere avermi ancora fra i piedi..

Poso le cose sul divano, continuando a dargli le spalle, così da evitare di infartare un altro paio di volte, ad ogni suo sguardo accompagnato da quel sorriso.

Perché dici così, tesoro?


Kiki?

Trovo il coraggio di rispondere, dopo un pesante sospiro ed uno scrollo di spalle.

Ecco, l’ultima volta mi hai detto che, cito testuali parole, fosse ora mi facessi una vita mia. Suppongo tu preferisca farti la tua qui, senza doverla condividere con me.

Ora ci stiamo guardando e Rowan mi si riavvicina pericolosamente.

Tesoro, non intendevo dire questo. Sono solo felice che tu abbia un ragazzo.

Io…

Niente, sembro una di quelle ragazzine al primo esame dell’università, cariche di conoscenza e pronte a spiegare tutto, senza però riuscire a fiatare. Mi ci vuole qualche attimo di coraggio, per esordire.

Vado a fare la doccia.

E lo lascio lì, per una buona mezz’ora. Credo di aver lavato i capelli per almeno tre volte e di essermi cosparsa di tanta di quella crema per il corpo da potermi considerare una profumeria umana ambulante.
Eppure l’ho trovato ancora lì, seduto sul divano a fare zapping alla holotv, mentre carezza distrattamente una Lentiggini acciambellata ed addormentata, accanto a lui. Opto per il lato opposto, abbandonandomi pesantemente sui cuscini del divano, ancora vestita del solo accappatoio.

Scusa per prima.


Senti, Rory, forse è tardi per parlarne. Non intendo per l’orario, tanto l’holotg è finito ormai.. È che avrei dovuto pensarci prima, ma non ho mai avuto il coraggio di dirti quello che mi passava per la testa.

Zittisce l’audio, fissiamo entrambi lo schermo sul quale scorrono una serie di immagini mute. Banali pubblicità di dentifrici miracolosi, per poter illuminare un’intera città con un sorriso. Mi fisso le mani, poi, ritenendole più interessanti, manco ci avessi scritto appunti per intavolare un discorso sensato.

Ho imparato a conoscerti, a conoscere chi sei e soprattutto chi eri. Volevo condividere con te tutti i nostri momenti, belli e brutti che fossero. Ma credo che in cuor tuo tu abbia sempre e comunque voluto condividerli con un’altra persona. Non ti ho mai chiesto di dimenticare tua moglie, sarebbe stata una cosa infima. Né ho mai voluto sostituirla, sarebbe stato impossibile. -…- E non ti ho mai detto cosa provassi per te perché temevo che mi avresti rifiutata. O che magari ti saresti sentito offeso per la presunzione di prendere il suo posto nel tuo cuore. -…- Però, Rory.. -…- Io ti ho amato, sinceramente e profondamente. Ti ho amato a lungo, forse un po’ ti amo ancora adesso. -…- Ti ho considerato il mio amico, il mio amante, il mio partner.. Il mio uomo.. Desideravo averti accanto e poterti essere vicina esattamente come io ti sentivo vicino a me. Ho desiderato che tu potesse provare per me quello che ho provato io. -…- Ma adesso mi rendo conto che è ora che cancelli i miei passati desideri e che possa desiderare solo che tu sia felice senza di me..

Kiki..

Credo di essermi torturata le mani piuttosto a lungo, tanto da ritrovarmi i segni delle unghie nel dorso, presa dal nervosismo. Eppure finalmente sono riuscita a sfogare quella cascata di pensieri, sono riuscita a far scorrere quelle parole come un placido fiume, senza che divenissero un torrente in piena.

Kiki, tesoro.. Vieni qui..

Mi tira a sé, per potermi passare un braccio attorno alle spalle. Con lui mi sono sempre sentita e mi sento ancora come una bambina indifesa, troppo spaventata dal mondo ed incerta nei passi. Finché il suo abbraccio non riesce a rasserenarmi, a darmi calore, tranquillità, affetto. Non ha difficoltà a prendermi e posarmi la testa contro il suo petto. Mi rannicchio e lo abbraccio, affondando il volto contro la sua spalla. Sono come una foglia in autunno ancora troppo legata al suo ramo. Sono come una timida farfalla che non vuole uscire dal suo bozzolo.
Sono come una cretina, perché inizio a piangere, stringendomi a lui, mentre mi accarezza i capelli.

Ehi..

Mi solleva il volto con le mani, asciugandomi le lacrime con i pollici, mentre torna a sorridermi, in quel modo disarmante e rassicurante che tanto mi fa sentire protetta.

Non voglio che tu te ne vada dalla mia vita, non voglio lasciarti. Ma non voglio tenerti legata a me, ad un uomo ancora innamorato di una donna che non potrà più rivedere. Non ti sto cacciando dal mio cuore, voglio solo lasciarti libera di aprire il tuo a qualcun altro. Non lo faccio per me, lo faccio per te. Perché non è giusto che tu tenga chiuse le tue ali: ti ho insegnato a volare, ora desidero solamente vedere quale bellissima farfalla sei. -…- Ci sarò sempre per te, ti osserverò da lontano. E ti aspetterò qui per abbracciarti ancora..

Devo avergli sorriso, devo essermi sforzata molto nel farlo. Poi sono solo tornata a fissare il vuoto della stanza, oltre il divano, nel rimanergli abbracciata per un bel po’.
Il c-pad ha infine trillato: Logan era tornato a casa e sarebbe stato pronto entro poco meno di un’ora.
Mi sono separata da Rowan con gran dispiacere, per andare a prepararmi.

Mi ha accompagnata alla porta, infine, per trattenermi qualche attimo in più.

Voglio che tu abbia ben chiaro che puoi sempre contare su di me. Per te ci sarò sempre. E.. -…- ..ricorda, se qualcuno osa anche sfiorarti in un modo che non ti si conviene chiamami. Non ho intenzione di fargliela passare liscia, ok?

Ok..

Vai, il tuo bello ti aspetta.. Ti voglio bene..

Ti voglio bene anch’io.




Me ne sono andata, col sorriso sulle labbra. Questa volta non temendo più di tornare in una casa vuota. Abbiamo ripreso a parlarci, sinceramente. Con gli occhi e col cuore. Ora so che non sarò mai sola, qualunque cosa accada. MAI.
Rory sarà sempre con me. Lui è parte di me. E non posso farne a meno.

martedì 8 luglio 2014

La resa dei.. cuori.

E poi torni ad Yindù. Una rimpatriata di classe, fortuna che non c’è almeno quel grandissimo stronzo di Matt.
Ma è comunque bello rivedere tutti i colleghi dell’università.
Ti ritrovi seduta ad un tavolo di uomini e donne. Qualche bambino.
Già, sono quasi tutti sposati. Fra di loro. Sono delle stramaledette coppie felici, con un matrimonio felice, una vita felice, una famiglia felice.
Vorrei improvvisamente che si possa creare una convergenza astrale all’istante, in modo che convogli un asteroide proprio in questo giardino, proprio su questo tavolo.
Non prima che abbia salutato tutti con un ‘Morite male!’ condito di un dolce ma affilato sorriso.
Non riesco proprio a guardarli. Soprattutto quando arrivano alla fatidica domanda…

Allora, Kiki, come va in amore? Trovato un bel fidanzato alla tua altezza?

Va bene che mia madre mi ricordi ogni giorno che sono sola e sto invecchiando e che –tic, toc, tic, toc- presto sarà ormai tardi per un nipotino. Ma loro no, proprio NO!
Avete le vostre stamaledette vite felici, come coppie felici legate da un matrimonio felice in una famiglia felice.. Dico, dovete per forza farmelo notare e farmi sentire ancor più sola in questo ‘Verse.
Mamma dice che in fondo il ‘Verse è grande e prima o poi troverò qualcuno. Ma a quanto pare, per quanto sia grande, il sistema degli imbecilli gira tutto attorno a me.
Prendo tempo, perdendomi nel punto della situazione.

  • Matt. Amore corteggiato, tutto rose e fiori. ‘Sei la donna della mia vita, non potrei desiderare altro per essere felice’.. Niente, proprio niente.. Escluso il culo di Mindy! Non è stato carino trovarti nel magazzino del reparto mentre facevi una puntura alla mia infermiera migliore. Senza siringa, inteso. Ma il karma gira: ti sei fatto fregare, con un matrimonio ed una famiglia del tutto diverse da quelle che siedono al mio tavolo adesso.
  • Neith. Amore travolgente, tutto whisky e sigarette. ‘Cazzo, quanto sono fortunato. Non ti lascio andare!”.. Infatti ti sei lasciato andare. Altrove, chissà dove, dalla parte opposta del ‘Verse. Dovevamo visitare felicemente assieme ogni piano delle Terrazze di Cap. Ma evidentemente il karma gira: pur di non ritrovarmi lì devi averle fatte saltare in aria. Io mi sono fermata solo all’acquario, per osservare le mante. Per ricordare il mare, il sole, il cocktail di gamberi, soli io e te.. Che poi non credo mai di essere stata su Whitmont in vacanza, ma mi piaceva come me lo facevi credere.
  • Rowan. Amore distante, tutto cornetti e caramelle. ‘Sei la mia aria, mi fai sentire libero di essere me stesso.” .. Cosa? Un bravo amante? Un opportunista? Un bugiardo? No, tu non hai colpe. La colpa è tutta mia, ad aver potuto credere di farti rinascere, con un nuovo primo respiro a pieno polmoni. Eppur mi si mozzava il fiato ogni volta che volevo dirti quanto ti ho amato. Volevo dirtelo, quel giorno in cui mi hai frenata, per darmi la grande notizia del tuo trasferimento. E sono sola in una casa che non mi appartiene, a convivere con i ricordi di una relazione mai esistita. Se non nella mia testa. Ma il karma gira: non hai quasi più giorni in rosso sul calendario. O forse il rosso c’entra ben altro. Avrei dovuto capire che avessi un debole per le rosse.
  • Logan. Amore.. Amore? È istinto. È adrenalina. È irrazionale. Amore.. Selvaggio. ‘Io ti rendo più sicura di te, ma tu mi destabilizzi del tutto.’ .. Mi aggrappo ad un equilibrio fatiscente. Forse solo una rappresentazione olografica. Ma so che la tua voce è viva, mi rende viva. Ti tengo la mano e ti accompagno nel camminare sulla fune del sentimento, teso, pericoloso. Prima o poi cadremo, lo so. Ma sarà un volo senza fine, nel mare. Forse il karma gira davvero, forse questa volta posso sentirmi completa.


Kiki, tutto bene?

Uh? … Ehm, credo che prenderò dell’altro vino..

Me lo versa un tizio tarchiatello, occhialuto, dai denti storti e non so quanti strati unticci di sebo in eccesso in faccia. Mi si presenta: è l’altro single del tavolo, quello che mi hanno piazzato accanto per farci conoscere. Mi sorride, giusto per far scemare la fiatella fra noi.
Penso di esser appena diventata astemia.

Ragazzi, scusatemi, mi sono appena ricordata di dover fare una cosa importantissima. Devo.. Devo.. Devoandareciao!

Scappo, prima che l’asteroide faccia un bel cratere proprio lì.



Note: ricordarsi di modificare il fertilizzante L-1 della Blue Sun, per le ovaie.